Le esigenze dietro all’Affective Computing
Il corpo umano si fa portatore di un immenso patrimonio comunicativo da tempo oggetto di minuziosi studi e fonte di molteplici interpretazioni.
Sarebbe possibile che un dispositivo artificioso instaurasse con esso un’interazione diretta, cogliendo e identificando le emozioni antropiche attraverso un’analisi immediata delle movenze fisiche dell’individuo, seppur per gran parte inconsce e lievemente percettibili?