Bianco
Di notte, dal prato di fronte a casa sua si poteva vedere Ruggisce
Risuona
Ripete
Un grigiore smagliante tra le dita.
Vorrei una guerra,
Ma sulla schiena
Mi hai lasciato solo
Una manciata di polvere e vetro
E il vento di dicembre
Per scaldarmi i piedi.
Come una seta tagliente,
Riscopro la sua voce
-Sfilacciata e limpida-
Mi grida addosso un vuoto assordante
Un vuoto di cristallo.
Scompare,
In un sorriso biancolatte
E in una pioggia di nei,
Lenta,
Come una rosa
Enorme,
Come una città.
Sento,
O vorrei sentire
Il ronzare degli aeroplani
Salpare tra le pagine.
Il mio cielo lo voglio di fuoco.
Vedo tutto bianco.